E’ possibile recuperare i capi invenduti? OVS ha appena inaugurato un polo tecnologico in Puglia che ha anche questa funzione. Ne ho parlato con Simone Colombo, Head of Corporate Sustainability di OVS, protagonista dell’intervista di questo episodio del podcast.
La gestione dei capi invenduti è un rebus che i brand stanno cercando di affrontare con soluzioni diverse: con il divieto di distruzione imposto dalla Commissione Europea, (qui il link per approfondire) trovare una soluzione per quel 30% di capi che ogni anno vengono prodotti dai brand e che poi tornano nei magazzini non è semplice. OVS ha trovato una soluzione, già operativa. E’ stato appena aperto nella zona industriale di Bari un polo tecnologico che sta sviluppando progetti ad alto contenuto digitale, con un focus particolare sull’uso di soluzioni innovative per il retail affiancato da un centro multifunzione che sta già svolgendo le attività di recupero dei capi invenduti.
Ha sede in un immobile di 15.000 mq. che ospita al suo interno un innovativo impianto con una capacità di ricondizionamento pari a 70.000 capi di abbigliamento al giorno, con l’obiettivo di raggiungere un totale di 15 milioni di pezzi ricondizionati nel 2026. L’intero processo è stato studiato per rendere i flussi interni al centro ottimizzati anche attraverso l’uso di modelli basati su tecnologie di automazione intelligente.
L’iniziativa è frutto di un investimento complessivo di 33 milioni di euro (di cui 19 milioni destinati all’ambito digitale e 14 milioni all’implementazione di sistemi innovativi per l’economia circolare).
Simone Colombo, Head of Corporate Sustainability di OVS, mi ha spiegato i dettagli, ascolta l’intervista.